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Marco Gastini   "Corrispondenze e Riflessi"

Sede della mostra: Via della Mercede 12/a, 00187 Roma, ingresso scala principale, 3° piano.

Inaugurazione: 29 settembre 2005

Durata della mostra: dal 29 settembre al 11 novembre 2005

Orari: lunedì – venerdì 10:00 – 13:00, 16:30 – 19:30. Sabato su appuntamento.

Dopo la grande retrospettiva tenutasi alla Promotrice di Torino nel 2001 Marco Gastini (Torino, 1938) presenta per la prima volta a Roma, alla Galleria dell’Oca, una selezione di opere che va dal Senza titolo del 1969 alle opere più recenti del 2005.

Gastini rivolge da sempre la sua attenzione allo spazio, le opere vengono lanciate verso l’esterno creando un dialogo serrato, fatto di rimbalzi, di corrispondenze e di riflessi. E’ un gioco di equilibri e di “cose”, in bilico “siano queste pensieri, azioni o segni che stanno per muoversi, come in sospensione, in attesa ...” che sfuggono in continuazione, mai statiche. Il peso del ferro e la forte matericità del colore contrasta con il gioco di luci e di piani che si crea tra e nelle opere. Ogni elemento, sia segno o materiale, tende a uscire dalla superficie invadendo altri spazi; le forze da esso generate proseguono nello spazio circostante, determinanti e vitali.

Il rapporto che si crea con lo spettatore, nel momento in cui entra in contatto con l’opera lo rende attore creando quella tensione armonica che solitamente nasce a teatro. E’ un impatto diretto tra due vite: l’opera d’arte cede un elemento della sua segretezza, per donarlo.
Questo campo energetico si sviluppa nell’estremo atto creativo dell’artista: “La vitalità si raggruma come per disegnare l’energia, che dipinge in segni che prendono ‘il volo’ e si tendono su tutto il lavoro e fuori da questo.” (M. Gastini)

Marco Gastini ha configurato nuovamente lo spazio di questa galleria, come rivela l’opera Senza titolo del 1969, composta di piccole fusioni in piombo e antimonio, impresse sul muro. E’ un opera esposta per la prima volta a Milano, nel 1970, che vive ogni volta nel luogo dove si situa connotandolo in maniera differente e lasciando manifestarsi la natura del luogo.
Come di rimbalzo veniamo condotti in un’altra stanza di fronte ad un’opera, questa volta su plexiglas, Due del 1972: una macchia, una sorta di nuvola graffiata sospesa nell’ambiente. E ancora, un lavoro del 1972 nello spazio di un muro: Disegno, un tracciato con dei punti che seguono griglie ortogonali di differenti dimensioni dove l’instabilità che si attua crea lo spazio di immersione. Queste opere essenziali nella loro natura coniugano il segno e il supporto dialogando contemporaneamente con lo spazio.
Nei decenni successivi l’artista combina la classica tela con i materiali più diversi come il tondino di ferro, il vetro, il gesso e pietre naturali fino quasi a voler lambire i territori della scultura.
Nascono così alcune delle opere qui esposte: come Canto nel Blu del 1996, in cui il colore si allarga oltre i suoi confini, o Apeiron 2, 2005 e Oltre l’eco, 2003-2005 concepiti in relazione agli elementi dell’aria, dell’acqua, del fuoco e della terra. Tutto nasce sempre da una forza centripeta e centrifuga al contempo, il blu oltremare si spande, levita oltre la materia, per concentrarsi poi nel nucleo vivo della creazione.


Opere in mostra

STANZA 1

1- Riflesso nel segno, 2004-2005 - Tecnica mista, ferro, vetro su tela - 200 x 205 cm
2- Oltre l’eco, 2003-2005 - Tecnica mista, ferro, vetro su tela - 203 x 200 cm
3- Senza titolo, 2001 - 39 x 49 cm - Tecnica mista vetro e tela su parete

STANZA 2

4- 18 x 18, 1973 - durcot e acrilici su plexiglas - 106 x 106 cm
5- Due, 1972 - Plexiglas graffiato - 149 x 149 cm
6 - Senza titolo Z, 1975 - disegno su carta - 100 x 70 cm
7- Disegno, 1972 - polevere di cemento, pigmento nero su parete, pastello grasso su plexiglas

STANZA 3

8- Senza titolo, 1969 - Fusioni in Piombo e Antimonio su parete ad angolo - 360 x 70 x 70
9- AYQ , 1975 - acrilici e pastelli su tela - 240 x 165 cm
10- Paesaggio, 1977 - acrilici, pastelli e pearl white su tela - 252 x 317 cm

STANZA 4

11- Apeiron 2, 2005 - tecnica mista su tela - 208 x 200 cm
12- Il canto del blu, 1996 - tecnica mista e gesso su tela - 154 x 97 cm

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